Disturbi dell'apprendimento e Psicopedagogia dello sviluppo

Si sta confermando una sempre più vasta presenza di disturbi dell’apprendimento nella popolazione scolastica, stimata in Italia nel 0,59% degli alunni frequentanti la scuola primaria nell’anno 2015/2016, cioè in più di 16.000 ragazzini/e (Istat 2016). 

​Di fronte a questi dati, e a questo problema in netta espansione, vengono date molte risposte compensative ed assistenzialistiche, che aiutano i ragazzi a essere più sereni, nonostante i loro problemi che vengono accettati, "integrati" nella vita scolastica e quotidiana.

 
Ma ... si può fare di più? Si può andare oltre?

La Psicopedagogia dello sviluppo si propone come un'approccio che risponde ai problemi educativi di uomini e donne con difficoltà scolastiche di vario tipo, che può essere riassunto con le seguenti parole chiave.

PREVENZIONE. Fin dagli anni della scuola dell'infanzia, è possibile individuare quei bambini che hanno qualche difficoltà in più (ad esempio nel disegno, nella coloritura, nel rimanere attenti ad una storia). Comprendere subito la difficoltà, prima che diventi problema, e porvi rimedio, nella maggior parte dei casi permette loro un futuro percorso scolastico e di vita brillante!

INDIVIDUAZIONE DELLA CAUSA. A monte di ogni difficoltà vi è spesso un lieve problema dello sviluppo o della sensorialità. Un'alterazione nella qualità della percezione uditiva o visiva può essere alla base di importanti difficoltà nella scrittura, nella lettura e nella comprensione. Allo stesso modo una motricità globale del corpo scoordinata può ripercuotersi sulla manualità fine e sulla coordinazione oculo-manuale. Una cattiva gestione del corpo nello spazio, può causare difficoltà nell'organizzazione dello spazio foglio, ... Un'attenta valutazione iniziale permette di individuare la/le causa/e che sono all'origine dei problemi.

PERCORSO PSICO-PEDAGOGICO MIRATO: permette di rimuovere e/o raggirare il problema di base ed aiutare il bambino/ragazzo a risolvere o alleviare le proprie difficoltà, per poi poter svolgere tutte le attività dei compagni. Il percorso, che viene strutturato insieme e svolto quotidianamente a domicilio, deve dare dei risultati chiari, evidenti a tutti. Tre mesi sono un tempo ragionevole per poter vedere chiaramente i primi risultati.

AUTOSTIMA. E' importante che il bambino/ragazzo sia coinvolto attivamente nel percorso, reso consapevole delle proprie difficoltà e dei miglioramenti, protagonista attivo del percorso da fare insieme. La dignità di Uomo, responsabile della propria crescita, è un ingrediente fondamentale per l'autostima.