Pedagogia Drezancic

 

Il dottor Matteo Faberi, a seguito di un apposito percorso di formazione (frequenza ad 8 seminari e 10 giornate formative presso l'associazione Gioco Parlo Leggo Scrivo di Prato) sta imparando ed utilizza, la Pedagogia Drezancic, elaborata dalla dottoressa Zora Drezancic.

La Pedagogia Drezancic si definice come un
metodo pedagogico creativo, stimolativo, riabilitativo
della comunicazione orale e scritta
con le strutture musicali.

È frutto di studi approfonditi sulle problematiche legate all'apprendimento del linguaggio verbale nei bambini sordi e di sperimentazioni dirette con i bambini.
​L’attività della pedagogista Zora Drezancic ha dimostrato un’importante evidenza: anche i soggetti sordi profondi alla nascita possono arrivare ad una buona competenza linguistica, a patto che una stimolazione idonea venga iniziata il più presto possibile, rispettando le fasi dello sviluppo linguistico normale.

Si basa su un principio fondamentale: l’importanza della voce cantata e dei ritmi musicali nella stimolazione al linguaggio, considerati come i principali supporti di una competenza comunicativo-orale. 
La peculiarità di questo metodo sta nel fatto che esso si propone di stimolare il linguaggio, a partire dalle sue prime fondamenta e ripercorrendo tutte le tappe della sua acquisizione: può essere iniziato anche al di sotto dei sei mesi di età e, attraverso i quattro programmi in cui è strutturato, accompagna passo passo il soggetto nel percorso di acquisizione delle abilità comunicative.

La Pedagogia, nata per i bambini sordi, si sta rivelando molto utile anche in tutte le situazioni di ritardi e disturbi del linguaggio.

​Si inizia stimolando, attraverso l’attivazione delle vie neurali, le diverse funzioni psichiche e i primi processi mentali collegati alla comunicazione orale: dalla sensibilizzazione all'ascolto, alla produzione delle prime imitazioni vocali del modello vocale, che viene proposto con la voce cantata sul ritmo di alcune melodie popolari. L’utilizzo di giochi appositamente scelti, chiamati giochi fonici, accompagna e rinforza la presentazione dei vari suoni. Viene posta molta attenzione sia nello stimolare la creatività necessaria ad un linguaggio ricco, sia nel creare basi sicure per ottenere una parlata spontanea corretta e modulata. Si passa dai suoni del linguaggio, alle parole, alle frasi con strutture sempre più ricche. Segue un apposito percorso che guida l’acquisizione della letto-scrittura.