Udito, depressione, tendenza suicida

Si riportano le parole del dottor Berard, per spiegare la scoperta dell'associazione tra una particolare curva nell'audiogramma e la depressione con tendenza suicida.

In queste situazioni, il programma AIT può aiutare a risolvere il problema.

Dopo questo sospetto, è seguito un duro lavoro. Tornai indietro e studiai ogni audiogramma del mio archivio. Finalmente trovai sei grafici identici, tutti nell’orecchio sinistro. E “naturalmente” – si dirà – gli audiogrammi delle due giovani ragazze erano tra questi. Lo studio dei documenti degli altri pazienti rivelava che erano stati annotati per ognuno episodi di profonda depressione. Le note non erano relative al trattamento, ma erano state annotate come informazioni di contorno. Spaventato da questa scoperta, chiesi ai colleghi di farmi conoscere tutti i loro pazienti con tendenza al suicidio, così potei esaminare alcuni di essi. Potei farlo con parecchi di questi pazienti – e in ogni audiogramma la stessa curva era presente nell’orecchio sinistro.
Da allora, ogni volta che si fa un audiogramma, si cerca sempre di vedere se l’audiogramma corrisponde, in modo identico o approssimativamente, a quello che per primo catturò la mia attenzione che si è dimostrato l’audiogramma dei pazienti con tendenze suicide.
​La figura mostra la tipica curva associata con la tendenza suicida che notai quando esaminai l’audiogramma del paziente con acufeni che diede il via alla ricerca.
La prima questione è perché questa anomalia, sempre collocata nell’orecchio sinistro, coincide con, o forse provoca, lo stato suicida? La stessa anomalia a destra corrisponde solo raramente a fattori comportamentali.
La ragione sta nel fatto che gli emisferi cerebrali non funzionano in modo simmetrico. Come si può ricordare, il cervello sinistro è collegato all’orecchio destro ed ha a che fare con il linguaggio, l’azione e le emozioni positive. L’emisfero destro è il centro delle emozioni negative collegate alle immagini mentali, ed è il luogo del cervello influenzato da ogni disturbo all’orecchio sinistro
Nella figura, l’audiogramma tipico del paziente suicida, si vede un’iperacusia a 2000 Hz, una progressiva discesa a 3000, 4000 e 6000 Hz, e poi una rapida risalita a 8000 Hz. È come se la presenza di iperudito alle frequenze 2000 e 8000 Hz o l’impulso prodotto da queste due frequenze sia traumatizzante per l’emisfero destro.

[...] Da ora, per semplicità, si chiamerà questo tipo di audiogramma la curva 2-8.

Lo studio meticoloso di queste curve 2-8 e l’intervista ai pazienti hanno dimostrato senza dubbio che
- una curva più ampia tra 2000 e 8000 Hz (come in fig. 4) è associata a una più grave tendenza
  suicida
- una minore ampiezza della curva corrisponde a una tendenza minore.

Dal primo giorno in cui si capì che la curva 2-8 a sinistra rappresentava tendenza suicida, si verificò che questo è sempre vero, tranne in pochi casi eccezionali.

Tutti i pazienti, riguardo i quali i colleghi riferivano una tendenza suicida, avevano una curva 2-8 più o meno pronunciata nell’orecchio sinistro. Un attento colloquio poteva rivelare gravi preoccupazioni riguardo la salute, la famiglia o il lavoro o, al contrario, una completa incapacità di fornire motivazioni per cui voler uccidersi. I pazienti di quest’ultima categoria davano una risposta simile alla seguente: “No, non ho motivi per voler morire. Amo mio marito e i miei figli. Non ho difficoltà economiche né altri seri problemi. Ma in certi momenti non so controllarmi, e nessun trattamento sembra aiutarmi”
Quando i pazienti si presentavano lamentandosi solo per i problemi uditivi, non riferendo altri sintomi, ci si sentiva liberi di dire, senza paura di sbagliare: “Dimentichi di dirmi che a volte pensi di ucciderti”. La conferma di questo commento era sempre seguita da questo tipo di affermazione: “Si, ma non sai cos’ho passato” o “Si, ma realmente non so il perché”
Quando l’audiogramma di un bambino mostra la curva 2-8, i genitori confermano sempre che lui è interessato, preoccupato, o addirittura ossessionato dalla morte, tuttavia non necessariamente ansioso e impaurito. La reazione del bambino al concetto di morte è generalmente accompagnata da una sorta di humor volto a dimostrare che essa non è affatto terrificante per lui. Per esempio il bambino può osservare diversi modelli di auto per vedere se sarebbero dei buoni carri funebri, o indovinare che dimensione potrebbe avere la bara di chi incontra, e quanti becchini ci vorrebbero per portarlo. Queste affermazioni sono tipiche e non hanno un significato eccezionale, e mostrano lo stato mentale che generalmente si trova quando è presente la curva 2-8 nell’orecchio sinistro del bambino
La correlazione tra tendenza suicida e curva 2-8 è riscontrata nel corso del trattamento. Quando i dieci giorni di programma uditivo sono completati ed il nuovo audiogramma mostra una linea normale con la curva 2-8 totalmente eliminata, il soggetto riprende un comportamento normale e la tendenza suicida scompare. Ciò viene confermato dall’esame audiometrico e dal colloquio fatti più avanti nel tempo

[...]

La scoperta dell’importanza della curva 2-8 portò a cercare possibili problemi con altre frequenze vicine a 2000 Hz e la loro relazione con l’udito iperacuto a 8000 Hz, cercando il significato di una curva “x-8”. E davvero questa ricerca permise di correlare disturbi rilevati dall’audiogramma ad altre anomalie comportamentali
In particolare, si è trovato che, sempre a sinistra, la presenza di ipersensitività contemporaneamente a 1000 e 8000 Hz (mostrata in figura 6, che può essere chiamata curva 1-8) o a 1500 e 8000 Hz (in figura 7, curva 1,5-8) coincide con uno stato depressivo, la cui intensità dipende dall’altezza dei picchi di iperudito. La curva 1,5-8 indica generalmente una condizione più grave rispetto alla curva 1-8.  Nella maggior parte dei casi, il colloquio rivela pazienti con una vasta gamma di nevrosi (una semplice definizione di nevrotico è “qualcuno che non è in pace con se stesso”), ma che non hanno mai avuto la tendenza suicida.

(Berard G., Brockett S., Udito uguale comportamento. Aggiornato e ampliato,
Edizioni del Rosone, prossima pubblicazione)